Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato
Nel suo messaggio in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, Papa Francesco ci invita, di fronte all’imperversare della “globalizzazione dell’indifferenza”, a recuperare alcune dimensioni essenziali della nostra esistenza cristiana e della nostra umanità.
Una delle dimensioni da recuperare o addirittura da scoprire è quella della compassione, sentimento che nel Vangelo è proprio di Dio e che, se fatto nostro, ci spinge all’azione per lenire e curare le sofferenze dei nostri fratelli e delle nostre sorelle.
Uno degli ostacoli da superare, ci ricorda il Papa, è senz’altro quello della paura che, se da un lato è legittima e naturale di fronte a persone portatrici di grandi diversità, dall’altro viene oggi amplificata da una politica spesso incapace o non interessata a promuovere l’incontro con gli altri.
Nonostante le enormi difficoltà per la mancanza di un quadro normativo e di risorse economiche che favoriscano una effettiva integrazione, le agenzie educative statali e del terzo settore, come le ACLI, continuano a svolgere il loro compito per promuovere il pieno sviluppo della persona umana indipendentemente dalla provenienza, cultura, religione o sesso in una prospettiva di pace, giustizia e solidarietà tra persone e popoli.